Maria Niki Zoroyannidis, in arte Margherita Dalmati nasce a Calcide nel 1921. Ppoetessa, traduttrice e musicista di origine greca e personalità dotata di una forte sensibilità, avvia la sua carriera letteraria nella città di  Firenze, dove negli anni ‘50 viene accolta dalla cerchia di letterati del Caffè Paszkowski, fra cui Mario Luzi, Leone Traverso, Oreste Macrì e Cristina Campo. Fra le sue traduzioni dal greco all’italiano, ricordiamo le raccolte di liriche di Constantinos Kavafis, poeta anticipatore di forme e contenuti che caratterizzeranno l’epoca del Modernismo europeo, elaborate nell’arco della sua intera carriera insieme a Nelo Risi,  e due raccolte di traduzioni di Lirici Greci Contemporanei (1965) e Poeti Ciprioti Contemporanei (1967) pubblicate tramite l’editore Vanni Schweiller.La sua produzione poetica autografa si evolve dal pessimismo delle prime opere quali Opera Buffa (1955) e Guida al Museo (1964), fortemente connotate dall’esperienza biografica dell’artista, al vitalismo delle liriche inedite degli anni ’80 e ’90. L’espressione artistica di Dalmati spazia dall’impegno civile per la guerra di Cipro ad una profonda spiritualità interiore; da uno stampo classicista, retaggio dell’antica letteratura greca,  ad un approccio poetico straordinariamente moderno. La sua produzione in lingua greca comprende fiabe, drammi, un’opera di saggistica, raccolte di poesie e varie traduzioni, fra le quali spicca la versione greca del Quaderno Gotico di Mario Luzi, opera pubblicata varie volte in Grecia. Dagli anni ’70 in poi, vive principalmente ad Atene, mantenendo uno stretto contatto epistolare con i letterati italiani che lei considerava la sua ʽfamigliaʼ. Come testimoniato dalle onorificenze che le sono state conferite dal Governo Italiano, la ʽvocazioneʼ di Margherita Dalmati è stata quella di avvicinare la cultura greca ed italiana tramite traduzioni e pubblicazioni su rivista dell’opera degli artisti contemporanei a lei più cari. Muore ad Atene nel 2009.

(a cura di Jacopo Geri)


(Fonte immagine: http://www.antiwarsongs.org/img/upl/mardalma.jpg)